LE ORCHIDEE SPONTANEE AL POGGIOa cura di Sara Panzacchi
Grazie alla cura e al rispetto, che Franco e Mary, hanno nei confronti della natura che li circonda, il Poggio offre alle orchidee spontanee diversi tipi di habitat dove crescere indisturbate. Nei bordi dei campi, vengono mantenuti meravigliosi filari con cespugli in prevalenza di rosa canina, ginestra e biancospino, mentre il bosco è ancora delimitato da lembi di terreno incolto, inoltre dei piccoli laghetti permettono lo sviluppo della vegetazione tipica degli agli ambienti umidi. Tutto questo limita l’impatto antropico e contribuisce alla diversificazione degli habitat e al conseguente incremento della biodiversità presente.
Orchis purpurea
In Italia sono presenti circa 200 specie di orhidee. La nostra regione, l’Emilia Romagna, è fra le più ricche, contando 82 specie presenti, tutte protette dalla L.R. 24.01.1977 n. 2, per cui ne è assolutamente vietata la raccolta. Il Poggio grazie alla molteplicità di habitat, offre fioriture di orchidee a partire dalla primavera fino all’inizio dell’autunno. Si può ammirare la loro perfezione, con una semplice escursione, e scoprire diverse specie fra i generi: Orchis, Anacamptis, Ophrys, Serapias, Gymnadenia, Himantoglossum, Epipactis, Listera, Cephalantera, Platanthera, Neotinea.
Ophrys holosericea
Le prime a fiorire sono le Ophrys sphegodes, Ophrys fusca, Ophrys insectifera, tutte piccole piante poco appariscente ai nostri occhi, ma che con un’astuto travestimento attraggono gli insetti impollinatori. Tutte le orchidee del genere Ophrys, hanno una particolare colorazione del labello, che imita la femmina dell’insetto impollinatore, e una leggera peluria, ophrys dal greco = sopracciglio, da cui deriva appunto il loro nome. Queste sono forse le orchidee più “intelligenti”, non offrono nulla agli impollinatori, nè profumi nè nettare, ma utilizzano per il loro scopo la forma e il loro colore, un grande risparmio di energie!
Ophrys bertolonii
Dalla primavera fino al mese di Giugno, è un susseguirsi continuo di fioriture multicolore fra cui, le più piccole Anacamptis morio, le bellissime Orchis simia, le geometriche Anacamptis pyramidalis, e le più conosciute Orchis purpurea. Un altro pregio del Poggio, è una stazione di numerose Orchis simia albine, forse il tipo di terreno gli permette di sviluppare una fitta spiga con candidi fiori bianchi.
Orchis simia
Altra orchidea da menzionare per il particolare pregio e rarità, è l’Himantoglossum hadriaticum, specie di interesse comunitario, elencata fra le piante del progetto Rete Natura 2000, nella direttiva "Habitat" 92/43/cee - Allegato II.
Himantoglossum hadriaticum
Sui terreini più argillosi fiorisce un orchidea dall’aspetto inconfondibile, con un bellissimo colore rosso, la Serapias vomeracea A volte si può avere la fortuna di osservare anche esemplari con sfumature diverse.
Serapia vomeracea
Con l’arrivo della stagione estiva e l’innalzarsi delle temperature, i prati hanno esaurito il loro spettacolo, ma possiamo trovare, nei luoghi ombrosi e freschi del bosco, altri capolavori, come la Cephalanthera rubra, e le Epipactis helleborine e L' Epipactis muelleri.
Epipactis helleborine Cephalanthera rubra L’ultima a fiorire, indicativamente a inizio autunno, è la Spiranthes spiralis, chiamata anche trecce di dama, per la sua particolare spiga spiralata. Questa è una breve e semplice presentazione, di ciò che il Poggio custodisce, ma speriamo di scoprire nuovi tesori nascosti in questo piccolo paradiso delle orchidee!
Spiranthes spiralis ......IL TESORO 2012...... Ibrido spontaneo tra Orchis Purpurea e Orchis Simia |